giovedì 22 ottobre 2009

A cosa serve la politica?

A cosa serve la politica? A cosa servono gli amministratori? Perchè eleggiamo delle persone a cui poi paghiamo dei lauti stipendi?
La politica serve a risolvere i problemi di una comunità, possibilmente guardando al futuro. Gli amministratori servono solo se si occupano dei problemi pratici delle persone, dalle più ricche a quelle più povere. Eleggiamo gli amministratori perchè crediamo che siano forse più vicini e più capaci di altri a risolvere le questioni più spinose.
Il problema in questo caso è questo. Una signora di Vitulazio, con una famiglia a carico, senza marito e senza lavoro, sta per essere sfrattata da un appartamento delle case popolari.
Senza nemmeno entrare nel merito della questione, OndaSana si chiede come sia possibile che questa famiglia venga lasciata sola! Non viviamo a Milano o a Napoli, città in cui i problemi sono tantissimi e le persone povere ancor di più. Qui siamo a Vitulazio, un paese benestante, dove ci conosciamo quasi tutti. Con quale faccia tosta gli amministratori possono far finta di niente? Con quale faccia tosta il sindaco, gli assessori, i consiglieri di maggioranza e opposizione, girano la faccia dall’altra parte? L’amministrazione non dovrebbe nemmeno farci perdere tempo a scrivere articoli di richiamo. Dovrebbe catapultarsi da questa signora e cercare di trovare una soluzione. Questa signora ha due figli piccoli! Ora che andiamo incontro all’inverno dove dormiranno? Sul cavaiuolo?
I meriti delle amministrazioni si vedono proprio in questo. È per risolvere questi problemi che è stato eletto Achille Cuccari e l’attuale maggioranza. Non per dare o ricevere premi!
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ONDA SANA

mercoledì 21 ottobre 2009

Sul nazi-fascismo: una questione privata

La tragedia vissuta dall’Italia durante la dominazione nazi-fascista è ancora viva nei ricordi di molte persone con cui quotidianamente parliamo.
È il caso ad esempio di mia nonna Teresa Pezzulo, per tutti Sisina “a Brigader”, che da qualche anno aveva sposato Angelo Cioppa, mio nonno appunto, rapito dai nazisti in ritirata. Si è salvato solo grazie alla sua giovane età, che gli ha permesso di saltare dal furgone in cui erano ammassati altri vitulatini, e chissà qualcuno morto poi negli stermini perpretrati a più riprese. Purtroppo l’Italia è piena di luoghi come il monumento dedicato ai 54 martiri di Bellona.
Cito il caso dei miei nonni, solo per sottolineare che probabilmente quando si parla di certe cose, come i sistemi politici che ci governano, si tende a pensare che sono lontane da noi e che non avremmo potutto cambiarle o che ancora oggi non possiamo cambiare.
Il caso dell’eccidio dei vitulatini può essere illuminante. Chi avrebbe mai potuto pensare che il fascismo di Mussolini si sarebbe alleato con i nazisti di Hitler? Ovviamente le persone semplici, lontane dai grandi centri, che allora magari non avevano accesso nemmeno all’istruzione elementare, non si immaginavano una tale deriva del fascismo. La consapevolezza di ciò che stava accadendo però è arrivata quando i vitulatini, i bellonesi e così via hanno visto con i loro occhi cosa comportava essere fascista.
Comportava ad esempio l’obbligo, e non la scelta, di essere fascisti. Comportava ad esempio l’esclusione di ebrei e di non italiani in genere dai posti di lavoro pubblici. Comportava ad esempio la loro carcerazione e il loro espatrio. Comportava ad esempio la non libertà di scelta del partito politico più vicino alle proprie idee (chi non era fascista era “nemico” della Patria). Comportava ad esempio l’uccisione di avversari politici (delitto Matteotti – giugno 1924 –, quindi molto prima dell’alleanza con i nazisti). Comportava ad esempio la carcerazione di chi la pensava diversamente (Antonio Gramsci, morto poi per le estenuanti condizioni vissute nelle prigioni italiane). Comportava ad esempio il divieto di sposare persone di altre nazionalità o di altra razza. Comportava ad esempio l’occupazione di tutti i mezzi di comunicazione, dalla radio ai giornali.
Comportava, in definitiva, la libertà di non pensare autonomamente! C’era chi pensava per tutti e tutti dovevano essere d’accordo.
Dobbiamo capire che quando votiamo una persona e la sua idea di governo, noi concediamo dei DOVERI enormi che poche persone riescono ad ottemperare nel migliore dei modi. È per questo che dobbiamo partecipare alla vita politica e sociale del nostro Paese, perchè i veri governanti siamo noi!
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Gianni Criscione per ONDA SANA

domenica 18 ottobre 2009

Perchè l’amministrazione premia l’indagato per camorra Antonio Scialdone?

Una decina di giorni fa ONDA SANA aveva chiesto a che titolo Antonio Scialdone, indagato per reati connessi alla camorra, fosse al fianco del sindaco di Vitulazio Achille Cuccari e delle varie forze di polizia, durante l’inaugurazione del circolo forze armate e forze di polizia. Chiedevamo inoltre il motivo del premio che gli è stato consegnato, visto che era una manifestazione in onore dei militari.
Il presidente del suddetto circolo Cornelio Scialdone (che ringraziamo per la cortese risposta) ha dichiarato che egli non è responsabile nè dell’invito nè del premio ricevuto da Antonio Scialdone. Il presidente anzi ha sottolineato che era d’accordo con l’amministrazione comunale nel non coinvolgere alcun civile se non rappresentanti delle Istituzioni, come questori, prefetti ecc.
Con queste frasi ha di fatto scaricato la responsabilità sul comune e i suoi rappresentanti, che tra l’altro avrebbero disatteso il “patto” concordato con lo stesso presidente del suddetto circolo.
Si evince dunque che la motivazione per la quale si è decisa la presenza di Antonio Scialdone era talmente importante che non si poteva fare a meno di coinvolgerlo. La sua presenza sul palco era necessaria. A che scopo? Da chi è stata presa la decisione? Chi si assume la responsabilità di questo gesto? Tutta l’amministrazione o solo una parte di essa? E perchè i consiglieri di minoranza non hanno nulla da eccepire?
Antonio Scialdone è forse un militare? Per quale motivo ha ricevuto un premio nella sede del comune di Vitulazio direttamente dalle mani del sindaco Achille Cuccari? È forse un rappresentante del comune di Vitulazio, cosa che giustificherebbe la sua presenza sul palco? È forse stato eletto dal popolo vitulatino?
ONDA SANA vorrebbe inoltre porre l’attenzione sul modo di fare di questa amministrazione che non ci degna di alcuna risposta. In fondo chiediamo solo la motivazione di un premio ricevuto durante una manifestazione pubblica. Basterebbe rispondere con poche parole e si potrebbero dissipare tutti i dubbi.
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ONDA SANA

venerdì 9 ottobre 2009

Era un omaggio ai militari?

All’inaugurazione del “Circolo ricreativo delle forze armate” che si è tenuto nel pieno centro di Vitulazio, abbiamo potuto vedere che il sindaco Achille Cuccari era accompagnato da Antonio Scialdone, indagato per reati connessi alla camorra.
Avendo visionato i video pubblicati nell’articolo di Vitulazio24ore.it, ci siamo fatti alcune domande, alle quali ovviamente speriamo che l’amministrazione voglia rispondere. Sappiamo di essere cittadini qualunque, ma speriamo comunque di essere considerati degni di una risposta in merito.
Come abbiamo già detto, in tutti i video pubblicati si può constatare la presenza assidua di Scialdone Antonio al seguito del nostro sindaco. Davanti al circolo delle forze armate, si vede addirittura che alcuni esponenti dell’amministrazione sono tenuti dietro gli uomini della protezione civile. Dunque erano al fianco della gente comune. Al contrario Antonio Scialdone rimaneva sempre “attaccato” al nostro primo cittadino, che era giustamente attorniato dalle Autorità lì sopraggiunte.
Il secondo episodio degno di rilevanza si verifica sul palco allestito sul nostro amato “Cavaiuolo”. Si può vedere chiaramente come Scialdone fosse alle spalle del sindaco. Anche in questo caso alcuni esponenti dell’amministrazione sono in un angolo del palco, mentre nelle posizioni centrali ci sono la coppia Cuccari-Scialdone, con al fianco il maresciallo dei carabinieri Iannarella.
Vorremmo dunque almeno che il sindaco o qualcuno dell’amministrazione ci voglia spiegare in che ruolo fosse lì Antonio Scialdone. È lui “l’accompagnatore” ufficiale del nostro sindaco? E se non è lui, come si giustifica la sua presenza lì sopra?
Se a ciò si aggiunge che nella sede comunale l’indagato ha anche ricevuto un premio direttamente dalle mani del sindaco, vorremmo almeno capire il perchè di questo premio.
Questa era infatti una manifestazione per le forze armate, che in alcuni casi svolgono il loro lavoro all’estero, in altri casi invece, come per i carabinieri la polizia e la guardia di finanza, rivolgono la loro attività proprio contro la camorra. Dunque ci sembra un paradosso che l’indagato (Antonio Scialdone) sia premiato in una manifestazione per chi lo dovrebbe indagare!
Un’ultima domanda la rivolgiamo all’amministrazione tutta e agli organizzatori della manifestazione, in primis a Cornelio Scialdone, il presidente del suddetto circolo. La presenza dell’indagato per camorra da chi è stata decisa? Dai militari? O dal sindaco in persona? O, ancora, dall’intera amministrazione? E se qualcuno tra i consiglieri, di maggioranza e minoranza, o degli assessori non era d’accordo perchè non lo ha fatto presente dissociandosi? Colpisce infatti l’assenza dell’assessore Antonio Arzillo, egli stesso un tempo militare! Colpisce allo stesso tempo come i consiglieri di minoranza non facciano sentire la loro voce in questi casi gravissimi.
La situazione in ogni modo richiedeva un minimo di “prudenza” nell’accostare le Autorità ad un indagato, anche se fino alla sentenza rimane innocente.
Viviamo purtroppo in terra di camorra e abbiamo bisogno di gesti forti e allo stesso tempo simbolici!

ONDA SANA