Mentre in Campania si iniziano a bruciare i rifiuti da circa un mese, bruciando anche centinaia di milioni di euro, altrove ci si guadagna. Perché questo non accade in Campania? La colpa di chi è? A mio avviso, la colpa è sempre e solo delle Amministrazioni locali e dell’ignoranza in materia di chi le gestisce. Credo che creare decine di posti di lavoro, abbattere le imposte sui cittadini, garantire laute entrate comunali sia un bene comune, specialmente in questo periodo di crisi, tramite progetti d’ispirazione finanziaria ma concretamente ambientalista. Sembra fantascienza eppure non è altro che realtà. Una realtà già realizzata altrove e facilmente realizzabile anche nel nostro territorio. Il tutto potrebbe prendere il volo con la realizzazione di un Centro di Riciclo basato sul cosiddetto “sistema a freddo”. Dati alla mano dimostrano che sarebbero sufficienti appena 5 milioni di euro per garantire, ad un comprensorio di circa 90.000 abitanti, la trasformazione dell’onere dello smaltimento dei rifiuti, in un guadagno certo e sostanzioso, non solo in termini economici (si parla di ammortamento dei costi in soli tre anni dalla realizzazione dell’impianto) ma anche lavorativi e ambientali. Attualmente la Regione Campania stà affidando la “problematica dei rifiuti” allo stoccaggio in discarica e alla combustione , invece il Centro di Riciclo si basa su concetti diametralmente opposti: non problematica, ma opportunità, non rifiuti ma risorse. In pratica i rifiuti sarebbero trasformati in materie prime richiestissime sul mercato, sia per uso agricolo (compost), sia edilizio (sabbie, cementi e asfalti), sia industriale (plastiche, metalli e altre materie prime). L’intento di questo articolo è stuzzicare la volontà politica degli amministratori di tutti i Comuni del nostro territorio, ma soprattutto, informare la cittadinanza sui vantaggi delle avanzatissime tecnologie del sistema a freddo, rispetto alle obsolete, onerose e pericolose tecniche dell’incenerimento. Rispetto al sistema dell’incenerimento, il sistema a freddo impiega un quinto delle risorse per la costruzione dell'impianto ed un decimo del tempo per entrare in esercizio. Risorse facilmente rintracciabili tra gli investitori privati piuttosto che gravante sui fondi pubblici. Inoltre è garantito, un utile di impresa triplicato, coperto da un ciclo di gestione finanziato esclusivamente dai contributi di legge dei Consorzi nazionali di filiera (per il recupero degli scarti industriali). Realizzare la condizione straordinaria di un conferimento a costo zero da parte dei Comuni, dal momento che ,recuperando i materiali ed i relativi contributi di legge, si rigira ai Comuni stessi il contributo di trasporto che compensa il costo di conferimento presso questi impianti. In poche parole: niente più Ta.r.s.u. (Tassa Smaltimento Rifiuti Solidi Urbani)!!! eliminando così alla radice la questione delle discariche (ATTENZIONE le discariche servono per il ciclo di vita dei rifiuti, ma bisogna farne un corretto uso), in quanto si arriva a riciclare oltre il 97% dei rifiuti (ma sarebbe meglio chiamarli “materiali post-consumo”) in più si liberano le risorse accantonate dal GSE ( Gestore servizi elettrici) per le fonti energetiche alternative rinnovabili (ATTENZIONE: argomento da non perdere di vista), promuovendo la diminuzione dell’importazione di petrolio. Il tutto potrebbe sviluppare un’occupazione locale duplicata rispetto alla tecnologia a caldo, data da un ciclo di selezione manuale che impiega circa 100 dipendenti a fronte di circa 10 tecnici in un impianto di incenerimento (stipendiati dal privato e non dagli enti pubblici), evitando i costi, oggi incalcolabili, a carico della collettività per la bonifica ambientale e il servizio sanitario necessario per curare allergie, malattie croniche e per i trattamenti tumorali (specie in un territorio fortemente inquinato come il nostro). Con un’iniziativa simile si produce un’inedita filiera circolare di carattere locale, che coinvolge nel risparmio i consumatori, i comuni, le industrie e le aziende agricole. Infine, a differenza del sistema discarica-inceneritore, il sistema a freddo non ha impatto ambientale e non produce cattivi odori.È importante, a mio avviso, che tutti i cittadini siano correttamente informati su questo tipo di tecnologie, con serie ed efficaci campagne d’informazione, affinché si possa far pressione sugli amministratori per avviare seri studi e non chiacchiere campate all’aria. Oltre a ciò reputo indispensabile un dialogo diretto con gli imprenditori locali e la cittadinanza affinché si possa fare qualcosa di concreto contro la crisi mondiale che ormai ci strangola. Per qualsiasi tipo di domanda sono sempre a vostra disposizione per darvi risposta. Colgo l’occasione per salutare tutti gli amici e i componenti del gruppo ONDA SANA.
FRANCESCO ADDELIO per ONDA SANA