giovedì 26 novembre 2009

FAI DOMANDA RICEVI QUERELA

La dialettica cittadina su argomenti di interesse comune non può che far bene alla democrazia.

La questione sollevata dal gruppo in merito al ruolo che svolge all’interno dell’attuale amministrazione Antonio Scialdone non deve essere intesa all’interno di una logica di partito. Rifiutiamo di essere condotti in un campo che non ci appartiene e non ci lasceremo coinvolgere in uno scontro politico. Questo non significa, però, che dobbiamo tacere! Siamo cittadini e il nostro senso civico ci impone un’attività di controllo nei riguardi delle amministrazioni comunali: è una garanzia per la democrazia cittadina! Facciamo fatica a pensare che uno scambio di opinioni in un forum cittadino sia costato la querela di un membro del gruppo.

Sono state rivolte all’amministrazione comunale le seguenti domande:

1)In che veste il Antonio Scialdone , era a fianco del sindaco dott. Achille Cuccari in occasione della manifestazione delle forze armate?

2)Per quali meriti il suddetto Antonio Scialdone è stato premiato a margine delle stessa manifestazione?

Il sig Antonio Scialdone è indagato per reati connessi alla camorra, è un fatto, anche di una certa rilevanza nazionale (cfr LA REPUBBLICA, del 30 luglio 2009 - sezione Napoli, pag. 7-: ‘RIFIUTI E CAMORRA’)

L’inopportunità politica di conferire alla signora Giovanna Lina Scialdone, sorella del suddetto Antonio, l’assessorato all’ecologia è una costatazione. In un territorio martoriato dalla camorra come il nostro servono dei segnali forti: un politico deve essere al di sopra di ogni sospetto!

Siamo aperti al dialogo più di quanto si siano mostrati esponenti dell’amministrazione comunale, dapprima non considerando la volontà espressa, nostro tramite, da una parte della cittadinanza sulla questione rifiuti, poi non rispondendo con chiarezza a legittime domande e infine trincerandosi dietro una querela nei confronti di un membro del gruppo,a cui ‘Onda Sana’ esprime la sua solidarietà.

ONDA SANA

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domenica 15 novembre 2009

ONDA SANA IN DIFESA DEI MILLE GARIBALDINI

Tra le varie tematiche ONDA SANA si è occupata dell’emergenza rifiuti, con particolare riferimento alle campagne vitulatine. Abbiamo documentato con foto e video (vedi articolo ”Emergenza rifiuti” in data 22 Aprile 2009) la pessima situazione delle zone periferiche di Vitulazio.
Al fine di incentivare una maggiore attenzione al problema, Onda Sana, il 29 Aprile scorso, ha iniziato a raccogliere delle firme per una petizione, con la quale chiedeva l’impegno della futura amministrazione sul “controllo, la pulizia e la bonifica” delle campagnee e “sulla garanzia dei servizi minimi di raccolta”. Chiedeva inoltre che il tutto avvenisse entro un anno dall’insediamento della nuova giunta, qualsiasi lista sarebbe uscita vincente dalle scorse elezioni.

Quella petizione ha avuto un grande successo. ONDA SANA infatti ha raccolto circa MILLE firme. Per essere sicuri che tutti avrebbero accolto la petizione in modo propositivo, noi di ONDA SANA abbiamo fatto firmare vari componenti di tutte le liste in campo, tra cui ovviamente ci sono anche alcuni esponenti dell’attuale ammnistrazione.

Un anno di esercizio amministrativo non è ancora trascorso, ma la situazione va peggiorando. Il 29 Ottobre sul portale Vitulazio24ore con riferimento all’articolo “Ricompaiono le discariche abusive nelle campagne vitulatine” tutti hanno potuto ammirare un nuovo reportage fotografico, da cui si evince la non curanza da parte degli amministratori su questa tematica da noi considerata fondamentale.

Detto questo, Onda Sana, ricorda che i componenti del gruppo, a viso aperto, hanno chiesto a ben mille cittadini di firmare la petizione. “I mille” Vitulatini che hanno firmato fino ad ora hanno visto che nulla è cambiato. Ma “i mille” e più non sanno che Onda Sana ha impiegato ben tre mesi per incontrare l'assessore all'ecologia, per sentirsi rispondere: "ok, la petizione può essere protocollata" punto.

Noi ci chiediamo e vi chiediamo: “L'impegno profuso é diventato un semplice foglio pronto ad ingiallirsi nell'archivio della casa comunale?”.

Per evitare ciò, Onda Sana chiede all’amministrazione il minimo rispetto non solo nei confronti dei GIOVANI (componenti del Gruppo) ma anche nei confronti dei cittadini firmatari e propone pubblicamente che la petizione divenga almeno elemento di discussione nel prossimo consiglio comunale.

ONDA SANA

giovedì 22 ottobre 2009

A cosa serve la politica?

A cosa serve la politica? A cosa servono gli amministratori? Perchè eleggiamo delle persone a cui poi paghiamo dei lauti stipendi?
La politica serve a risolvere i problemi di una comunità, possibilmente guardando al futuro. Gli amministratori servono solo se si occupano dei problemi pratici delle persone, dalle più ricche a quelle più povere. Eleggiamo gli amministratori perchè crediamo che siano forse più vicini e più capaci di altri a risolvere le questioni più spinose.
Il problema in questo caso è questo. Una signora di Vitulazio, con una famiglia a carico, senza marito e senza lavoro, sta per essere sfrattata da un appartamento delle case popolari.
Senza nemmeno entrare nel merito della questione, OndaSana si chiede come sia possibile che questa famiglia venga lasciata sola! Non viviamo a Milano o a Napoli, città in cui i problemi sono tantissimi e le persone povere ancor di più. Qui siamo a Vitulazio, un paese benestante, dove ci conosciamo quasi tutti. Con quale faccia tosta gli amministratori possono far finta di niente? Con quale faccia tosta il sindaco, gli assessori, i consiglieri di maggioranza e opposizione, girano la faccia dall’altra parte? L’amministrazione non dovrebbe nemmeno farci perdere tempo a scrivere articoli di richiamo. Dovrebbe catapultarsi da questa signora e cercare di trovare una soluzione. Questa signora ha due figli piccoli! Ora che andiamo incontro all’inverno dove dormiranno? Sul cavaiuolo?
I meriti delle amministrazioni si vedono proprio in questo. È per risolvere questi problemi che è stato eletto Achille Cuccari e l’attuale maggioranza. Non per dare o ricevere premi!
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ONDA SANA

mercoledì 21 ottobre 2009

Sul nazi-fascismo: una questione privata

La tragedia vissuta dall’Italia durante la dominazione nazi-fascista è ancora viva nei ricordi di molte persone con cui quotidianamente parliamo.
È il caso ad esempio di mia nonna Teresa Pezzulo, per tutti Sisina “a Brigader”, che da qualche anno aveva sposato Angelo Cioppa, mio nonno appunto, rapito dai nazisti in ritirata. Si è salvato solo grazie alla sua giovane età, che gli ha permesso di saltare dal furgone in cui erano ammassati altri vitulatini, e chissà qualcuno morto poi negli stermini perpretrati a più riprese. Purtroppo l’Italia è piena di luoghi come il monumento dedicato ai 54 martiri di Bellona.
Cito il caso dei miei nonni, solo per sottolineare che probabilmente quando si parla di certe cose, come i sistemi politici che ci governano, si tende a pensare che sono lontane da noi e che non avremmo potutto cambiarle o che ancora oggi non possiamo cambiare.
Il caso dell’eccidio dei vitulatini può essere illuminante. Chi avrebbe mai potuto pensare che il fascismo di Mussolini si sarebbe alleato con i nazisti di Hitler? Ovviamente le persone semplici, lontane dai grandi centri, che allora magari non avevano accesso nemmeno all’istruzione elementare, non si immaginavano una tale deriva del fascismo. La consapevolezza di ciò che stava accadendo però è arrivata quando i vitulatini, i bellonesi e così via hanno visto con i loro occhi cosa comportava essere fascista.
Comportava ad esempio l’obbligo, e non la scelta, di essere fascisti. Comportava ad esempio l’esclusione di ebrei e di non italiani in genere dai posti di lavoro pubblici. Comportava ad esempio la loro carcerazione e il loro espatrio. Comportava ad esempio la non libertà di scelta del partito politico più vicino alle proprie idee (chi non era fascista era “nemico” della Patria). Comportava ad esempio l’uccisione di avversari politici (delitto Matteotti – giugno 1924 –, quindi molto prima dell’alleanza con i nazisti). Comportava ad esempio la carcerazione di chi la pensava diversamente (Antonio Gramsci, morto poi per le estenuanti condizioni vissute nelle prigioni italiane). Comportava ad esempio il divieto di sposare persone di altre nazionalità o di altra razza. Comportava ad esempio l’occupazione di tutti i mezzi di comunicazione, dalla radio ai giornali.
Comportava, in definitiva, la libertà di non pensare autonomamente! C’era chi pensava per tutti e tutti dovevano essere d’accordo.
Dobbiamo capire che quando votiamo una persona e la sua idea di governo, noi concediamo dei DOVERI enormi che poche persone riescono ad ottemperare nel migliore dei modi. È per questo che dobbiamo partecipare alla vita politica e sociale del nostro Paese, perchè i veri governanti siamo noi!
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Gianni Criscione per ONDA SANA

domenica 18 ottobre 2009

Perchè l’amministrazione premia l’indagato per camorra Antonio Scialdone?

Una decina di giorni fa ONDA SANA aveva chiesto a che titolo Antonio Scialdone, indagato per reati connessi alla camorra, fosse al fianco del sindaco di Vitulazio Achille Cuccari e delle varie forze di polizia, durante l’inaugurazione del circolo forze armate e forze di polizia. Chiedevamo inoltre il motivo del premio che gli è stato consegnato, visto che era una manifestazione in onore dei militari.
Il presidente del suddetto circolo Cornelio Scialdone (che ringraziamo per la cortese risposta) ha dichiarato che egli non è responsabile nè dell’invito nè del premio ricevuto da Antonio Scialdone. Il presidente anzi ha sottolineato che era d’accordo con l’amministrazione comunale nel non coinvolgere alcun civile se non rappresentanti delle Istituzioni, come questori, prefetti ecc.
Con queste frasi ha di fatto scaricato la responsabilità sul comune e i suoi rappresentanti, che tra l’altro avrebbero disatteso il “patto” concordato con lo stesso presidente del suddetto circolo.
Si evince dunque che la motivazione per la quale si è decisa la presenza di Antonio Scialdone era talmente importante che non si poteva fare a meno di coinvolgerlo. La sua presenza sul palco era necessaria. A che scopo? Da chi è stata presa la decisione? Chi si assume la responsabilità di questo gesto? Tutta l’amministrazione o solo una parte di essa? E perchè i consiglieri di minoranza non hanno nulla da eccepire?
Antonio Scialdone è forse un militare? Per quale motivo ha ricevuto un premio nella sede del comune di Vitulazio direttamente dalle mani del sindaco Achille Cuccari? È forse un rappresentante del comune di Vitulazio, cosa che giustificherebbe la sua presenza sul palco? È forse stato eletto dal popolo vitulatino?
ONDA SANA vorrebbe inoltre porre l’attenzione sul modo di fare di questa amministrazione che non ci degna di alcuna risposta. In fondo chiediamo solo la motivazione di un premio ricevuto durante una manifestazione pubblica. Basterebbe rispondere con poche parole e si potrebbero dissipare tutti i dubbi.
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ONDA SANA

venerdì 9 ottobre 2009

Era un omaggio ai militari?

All’inaugurazione del “Circolo ricreativo delle forze armate” che si è tenuto nel pieno centro di Vitulazio, abbiamo potuto vedere che il sindaco Achille Cuccari era accompagnato da Antonio Scialdone, indagato per reati connessi alla camorra.
Avendo visionato i video pubblicati nell’articolo di Vitulazio24ore.it, ci siamo fatti alcune domande, alle quali ovviamente speriamo che l’amministrazione voglia rispondere. Sappiamo di essere cittadini qualunque, ma speriamo comunque di essere considerati degni di una risposta in merito.
Come abbiamo già detto, in tutti i video pubblicati si può constatare la presenza assidua di Scialdone Antonio al seguito del nostro sindaco. Davanti al circolo delle forze armate, si vede addirittura che alcuni esponenti dell’amministrazione sono tenuti dietro gli uomini della protezione civile. Dunque erano al fianco della gente comune. Al contrario Antonio Scialdone rimaneva sempre “attaccato” al nostro primo cittadino, che era giustamente attorniato dalle Autorità lì sopraggiunte.
Il secondo episodio degno di rilevanza si verifica sul palco allestito sul nostro amato “Cavaiuolo”. Si può vedere chiaramente come Scialdone fosse alle spalle del sindaco. Anche in questo caso alcuni esponenti dell’amministrazione sono in un angolo del palco, mentre nelle posizioni centrali ci sono la coppia Cuccari-Scialdone, con al fianco il maresciallo dei carabinieri Iannarella.
Vorremmo dunque almeno che il sindaco o qualcuno dell’amministrazione ci voglia spiegare in che ruolo fosse lì Antonio Scialdone. È lui “l’accompagnatore” ufficiale del nostro sindaco? E se non è lui, come si giustifica la sua presenza lì sopra?
Se a ciò si aggiunge che nella sede comunale l’indagato ha anche ricevuto un premio direttamente dalle mani del sindaco, vorremmo almeno capire il perchè di questo premio.
Questa era infatti una manifestazione per le forze armate, che in alcuni casi svolgono il loro lavoro all’estero, in altri casi invece, come per i carabinieri la polizia e la guardia di finanza, rivolgono la loro attività proprio contro la camorra. Dunque ci sembra un paradosso che l’indagato (Antonio Scialdone) sia premiato in una manifestazione per chi lo dovrebbe indagare!
Un’ultima domanda la rivolgiamo all’amministrazione tutta e agli organizzatori della manifestazione, in primis a Cornelio Scialdone, il presidente del suddetto circolo. La presenza dell’indagato per camorra da chi è stata decisa? Dai militari? O dal sindaco in persona? O, ancora, dall’intera amministrazione? E se qualcuno tra i consiglieri, di maggioranza e minoranza, o degli assessori non era d’accordo perchè non lo ha fatto presente dissociandosi? Colpisce infatti l’assenza dell’assessore Antonio Arzillo, egli stesso un tempo militare! Colpisce allo stesso tempo come i consiglieri di minoranza non facciano sentire la loro voce in questi casi gravissimi.
La situazione in ogni modo richiedeva un minimo di “prudenza” nell’accostare le Autorità ad un indagato, anche se fino alla sentenza rimane innocente.
Viviamo purtroppo in terra di camorra e abbiamo bisogno di gesti forti e allo stesso tempo simbolici!

ONDA SANA

giovedì 24 settembre 2009

Un pensiero a Luca e Luisa

In seguito all'amara perdita di Pezzulo Giovanni, zio di Luca e Luisa Terrazzano, il gruppo Onda Sana si unisce al loro dolore. Da parte dell'intero gruppo le più sentite condoglianze.
ONDA SANA

mercoledì 23 settembre 2009

TORNEO DI SCACCHI

Onda Sana è felice di annunciare l’inizio del primo torneo amatoriale di scacchi organizzato in collaborazione con il cafè Chinasky. Il torneo si sviluppa in 6 turni di gioco da 15 minuti a testa, ed è previsto per i giorni venerdi 25 (dalle ore 19) e sabato 26 settembre (dalle ore 16), presso il bar Chinasky (via Municipio, Vitulazio).
Queste le modalità di gioco:
Primo turno: girone unico, ad ogni concorrente verrà assegnato un numero mediante sorteggio,poi si procederà agli abbinamenti delle partite. Alla vittoria si assegnerà 1 punto, alla patta ½, alla sconfitta 0. Secondo turno di gioco:
verranno creati dei gironi di punteggio e si procederà all'abbinamento delle partite al loro interno. E così via. Per i primi tre classificati ci sarà un premio. Al primo classificato andrà un trofeo,il secondo e il terzo classificato si aggiudicheranno una targa. A tutti i partecipanti verrà data una medaglia-premio, offerta da “Sporting World”(via Roma,Vitulazio), negozio specializzato in articoli sportivi. La quota di iscrizione al torneo, possibile fino a mezz’ora prima dell’inizio del primo turno di gioco,è di 5euro. L’evento ha lo scopo di fornire un’occasione di incontro ai tanti (e nascosti) giocatori di scacchi; ma è anche un motivo di divulgazione, un tentativo di appassionare le persone a questo sport della mente che spesso viene considerato difficile, ma solo perché non conosciuto. Il torneo non ha limiti di età ed è aperto sia ai vitulatini che ai “forestieri”. Per ulteriori informazioni rivolgersi a: Nico Felice 3486920682; cafè Chinaski 0823966447.Oppure mandate una mail a questo indirizzo gruppoondasana@gmail.com; altri contatti sul nostro blog http://ondasana.blogspot.com/ o sulle pagine facebook di Onda Sana e cafè Chinasky.

domenica 12 luglio 2009

La cultura, l’io e l’odio razziale

Di solito si sente dire che il razzismo nasce e si alimenta grazie alla paura che l’uomo nutre per alcune cose il più delle volte immateriali e non facilmente distinguibili.
Ad essere al centro dell’attenzione ci può essere la paura del diverso da sé, la paura della crisi economica, la paura di rimanere senza lavoro, di rimanere soli o più semplicemente la paura dei cambiamenti.
Colui che non ha paura è spesso colui che conosce o ha conosciuto mondi e culture diverse, senza alcun pregiudizio di qualsivoglia natura (politico, religioso ecc.).
Allora è necessario chiedersi come si può non aver paura e conoscere tante civiltà senza doversi per forza spostare dal proprio paese, senza doversi allontanare dai propri amici, o dai propri familiari.
Una delle risposte è rappresentata dalla cultura.
Ebbene sì. La cultura è l’unica cosa che ti può aprire gli occhi senza che tu ti senta spaesato. È l’unica cosa che ti può far sentire a tuo agio in molteplici situazioni, ovunque ti trovi e con chiunque tu sia. Un libro aperto, nel quale seguire le peregrinazioni di un personaggio, o le gesta di un eroe, o le disavventure di una persona qualunque, o l’immagine della propria vita, è come avere davanti mille mondi diversi e viverne ognuno in modo differente. E con una vita così, a leggere, a conoscere, il diverso, come si può averne paura, tanto da arrivare a provare odio?
L’uomo colto si nutre del “nuovo” e si annoia nel vivere sempre le stesse cose, perciò gli è necessario essere sempre al confine, ai limiti. Il suo unico piacere è quello della scoperta, della scoperta del sé innanzitutto e poi dell’altro.
Dunque quando si sente dire che la cultura non serve a niente, è bene prima di parlare riflettere un po’. La cultura è sicuramente un bene immateriale, ma è il bene che meglio ti fa apprezzare e disprezzare le cose reali. Senza una reale consapevolezza di ciò che si ha e di ciò che si è, non si raggiunge una reale felicità. Che poi non è altro che star bene con se stessi.

GIANNI CRISCIONE

lunedì 6 luglio 2009

IMMIGRAZIONI: QUESTIONI PERSONALI

Vediamo sempre più spesso immigrati che si aggirano non solo nelle nostre campagne, ma anche nel centro cittadino.
Con alcuni abbiamo familiarizzato, con altri meno, altri ancora facciamo finta non esistono proprio.
Leggiamo ultimamente anche dell’intensificarsi del controllo sui documenti dei “migranti” e la relativa espulsione dal “nostro” (di chi veramente?) territorio.
Poiché Vitulazio, checché se ne dica, vive ancora di molta agricoltura, è necessario che qualcuno spieghi che coloro i quali lavorano “la terra” (il 99% immigrati clandestini) sono essenziali e che la loro assenza costituirebbe un danno economico non indifferente. Chi li sostituirebbe?
Se a ciò aggiungiamo un altro ambito di lavoro pressoché “egemonizzato” da immigrati, anzi immigrate, la badante, dobbiamo fare un grosso sforzo per riuscire a capire perché queste persone dovrebbero essere dannose per il nostro tessuto sociale e imprenditoriale.
Questi “pericolosi” lavoratori, non ci sembrano poi così tanto dannosi.
Va fatta poi una ulteriore considerazione. Se queste persone lavorano, significa che qualcuno dà loro lavoro. E allora chi veramente dev’essere espulso? Colui che lavora o colui che ne sfrutta il lavoro?
Insomma ci sembra che dietro il problema dell’immigrazione, che indubbiamente c’è, si nascondano molte preconcetti idealistici che si vogliono identificare con questo o con quel partito politico, senza andare ad approfondire concretamente ciò di cui si sta parlando.
La cosa bella è che in Italia, nell’ultimo anno in cui si sono accettate le richieste di stranieri che volevano essere regolarizzati, si è verificato che i richiedenti asilo sono in numero enormemente maggiore rispetto alla quota stabilita. Ciò ha un duplice significato. Da un lato significa che le questure sanno già quanti immigrati clandestini ci sono in Italia e dove lavorano (almeno quelli che hanno fatto domanda), quindi se volessero espellerli le forze dell’ordine non avrebbero alcuna difficoltà.
Dall’altro lato però è evidente che tale gestione dell’immigrazione è quantomeno ingannevole. Se il numero di immigrati che può entrare in Italia viene stabilito in base alla quantità di lavoro disponibile in Italia, è evidente, forse troppo, che colori i quali già lavorano dovrebbero ottenere d’ufficio il permesso di soggiorno. Loro già lavorano, i fatti dimostrano che non sono in soprannumero.
E allora perché non regolarizzarli? Perché continuare a tenerli da parte? Non essendo in regola, l’immigrato non si sentirà mai a casa sua. E allora come si può amalgamare a noi?
Faccio una domanda alla quale spero che qualche immigrato vitulatino possa rispondere. Come si sentiva quando era un immigrato, probabilmente poverissimo, a migliaia e migliaia di chilometri di distanza dal tanto amato Cavaiuolo?Lei si sentiva come una “forza lavoro” o era semplicemente una persona in cerca di una vita migliore?
Perciò non è il caso di parlare di persone, piuttosto che di “quote”? Non è il caso di parlare di sentimenti, piuttosto che di forza lavoro?

GIANNI CRISCIONE PER ONDA SANA

lunedì 29 giugno 2009

Giornalismo, Politica e Partecipazione.

L’aggressione avvenuta pochi giorni or sono nei confronti del noto direttore del sito internet Vitulazio24ore ci ha spinti a scrivere questo articolo.
Innanzitutto ci preme rivolgere la nostra solidarietà ad Alfredo Di Lettera, tra l’altro amico personale di molti membri di ONDA SANA e di esprimere la nostra assoluta contrarietà ad eventi del genere, deprecabili. Non c’è da aggiungere altro perché i fatti si commentano da soli.
Ci sembra di aver capito che quanto accaduto è la conseguenza di articoli critici nei confronti di alcune persone riconducibili alla vecchia amministrazione, questo ci spinge ad una riflessione sul modo di intendere la politica e l’amministrazione della cosa pubblica.
ONDA SANA crede che la critica costruttiva sia essenziale per migliorare e far progredire lo stato delle cose.
Un paese in cui gli amministratori sono sordi a voci dissenzienti, come quella del Di Lettera nei confronti dell’amministrazione Romano, non solo gioca contro se stesso, dando adito a chiunque di accusare i “potenti” di turno di non ascoltare “la gente”, ma ancor di più smarrisce il significato del vivere comune, perché fa sentire tutti estranei alle decisioni che riguardano la vita di ciascuno.
Ugualmente importante però, è che l’informazione sia imparziale, sempre. Sebbene sia inevitabile riconoscersi più vicini ad un determinato modo di intendere la politica, ciò non può e non deve menomare la capacità di rappresentare la realtà per quella che è.
ONDA SANA augura ad Alfredo di rimettersi presto!


ONDA SANA


giovedì 18 giugno 2009

Sulla pulizia dei rifiuti nelle campagne diciamo la verità!



















In merito all’articolo dal titolo "Il Consorzio Unico ha completato la bonifica delle discariche abusive: il plauso al Dirigente Falconetti" diremo le verità e le menzogne partendo da ciò che scrive l’articolo.
Verità: a commissionare la pulizia straordinaria è stato l’ex Sindaco di Vitulazio, il professor Luigi Romano, coadiuvato dall’ex Assessore al ramo, il vice-sindaco Antonio Catone, mentre la "supervisione tecnica" è stata affidata all’Architetto Lidia Callone, Responsabile dell’Ufficio Tecnico del Comune di Vitulazio.
Verità: il sito di informazione Vitulazio24ore aveva denunciato lo stato di degrado in cui versavano le zone periferiche e rurali del Comune di Vitulazio, ed in particolare attraverso le iniziative del gruppo Onda Sana, l’intera cittadinanza venne informata che le campagne vitulatine erano invase da piramidi di rifiuti.
Falsità: gli operatori del Consorzio hanno perfino separato il cartone, la plastica ed il vetro, ed alla fine tutti gli ingombranti
Dimostrazione della falsità: andate nelle campagne ora! (in particolare in località Fontana zona depuratore) dove sono state accumulati i rifiuti, mescolandoli senza distinzioni tra rifiuti solidi urbani, ingombranti e speciali pericolosi, o (più comodamente) guardate le foto.
Falsità: Il Dirigente del Servizio, Massimiliano Falconetti, oggi è riuscito a portare a termine anche la bonifica di tutte le aree periferiche che da diverso tempo erano interessate da vere e proprie discariche a cielo aperto.
Dimostrazione della falsità: andate nelle campagne e vedete nei cumuli di rifiuto i pezzi di amianto che sono stati frantumati, rimescolati al terreno e ammassati sui terreni dei contadini, o (più comodamente e con sicurezza per la vostra vita) guardate le foto.
Ciò che aggiungiamo all’articolo è che in Campania secondo recenti studi i dati della mortalità, dove sussiste lo smaltimento abusivo dei rifiuti, sono aumentati del 9-12% e quelli delle malformazione dell'84% (fonte Istituto superiore della sanità).
Ultima falsità: Un’esemplare lavoro straordinario, quello organizzato da Massimiliano Falconetti, che agli occhi della popolazione, viene percepito come un vanto il Consorzio Unico.
Dimostrazione della falsità: agli occhi della popolazione c’è solo l’infrazione, da parte di chi ha diretto e organizzato i lavori, delle più elementari regole di Sicurezza sul lavoro e della normativa ambientale. Creando a tutti gli effetti una vera e propria discarica abusiva sulla zona depuratore.
Ultima verità: Onda Sana prossimamente porterà la petizione firmata dai cittadini di Vitulazio (e sottoscritta dagli stessi componenti della nuova amministrazione)
che chiedono l´ottimizzazione dei servizi di raccolta dei rifiuti, della pulizia e bonifica delle campagne e del monitoraggio sull´abbandono dei rifiuti.
Certi che la nostra nuova amministrazione si impegnerà a dar seguito a quanto chiesto e firmato nella petizione, fiduciosi nel loro operato e consapevoli delle difficoltà di una nuova gestione e organizzazione della macchina amministrativa, Onda Sana porge i migliori auguri di un buon lavoro.
PS: le foto sono state scattate il giorno 4 giugno 2009
ONDA SANA

lunedì 15 giugno 2009

ONDA SANA: una riflessione doverosa!

Indro Montanelli: “Un popolo che ignora il proprio passato non saprà mai nulla del proprio presente”.
Onda Sana
, è un gruppo di ragazzi che guarda il mondo con spirito critico,mosso dalla voglia di crescere e migliorare attraverso il confronto, che si propone di porsi quale voce al di sopra delle parti che porti alla riflessione.
Le passate, recenti elezioni, ci hanno visto spettatori di una vicenda che si ripete uguale a se stessa da anni, decenni, da sempre, che riguarda finanche il più piccolo paese di questa nazione, la nazione stessa, ma questo non ne giustifica la sopravvivenza!!!
La nostra era una semplice riflessione per non lasciar passare alcuni comportamenti come normali, per non restare indifferenti di fronte al malcostume; non si voleva far politica, ma svegliare il senso civico del popolo vitulatino, non era una accusa all’attuale amministrazione, ma alla coscienza di ognuno di noi.
Ecco l’augurio che Onda Sana fa alla nuova amministrazione ed a tutti i vitulatini:
“Sii il cambiamento che vuoi vedere avvenire nel mondo” Gandhi
“Abbiamo imparato a volare come gli uccelli, a nuotare come i pesci, ma non abbiamo imparato l'arte di vivere come fratelli" Martin Luther King.
ONDA SANA

giovedì 11 giugno 2009

CHI HA PERSO LE ELEZIONI

Il giorno 8 giugno 2009 il popolo Vitulatino, trepidante come un bambino all’ultimo giorno di scuola, ha conosciuto finalmente il nuovo sindaco. Molti hanno scritto, taluni hanno commentato, cert’altri hanno decretato i vinti, i vincitori e i pareggianti. Nessuno ha scritto di come le urne abbiano scrutinato lo smarrimento e la perdita di dignità di un popolo.La dignità di comportamento, la fierezza di condotta, l’integrità morale, la decenza dei rapporti, nessuna di queste schede è stata estratta dall’urna elettorale.Nessuno si è accorto di quanto è successo, nessuno dei tanti giornalisti neonati ha sentito il bisogno di scrivere questa indignazione, di manifestare la preoccupazione per il rischio che questo popolo si abitui alla disonestà, la preoccupazione che si rafforzi e cresca l’indifferenza per comportamenti inaccettabili e offensivi che minano alla base il cammino di un uomo e la storia di un paese.Il voto di scambio è tutto ciò. Nessuno ha avuto il coraggio di dire come siano stati conquistati i pacchetti di voti. Lavori a tempo determinatissimo elargiti da persone “disinteressate”, soldi raccolti da mani incuranti del concetto che chi ti dona l’uovo oggi lo fa per guadagnarsi la gallina domani.Vendere il proprio voto significa barattare la propria vita e quella dei propri concittadini.Ogni padre e madre di famiglia colpevole di una simile imperdonabile nefandezza dovrebbe avere il coraggio di guardare il proprio figlio negli occhi e, se ne è capace, sentirsi fiero dell’insegnamento, rimboccargli le coperte pensando al futuro che gli sta lasciando.Al nuovo sindaco e alla nuova giunta auguriamo il meglio e confidiamo per un rinnovamento in positivo della nostra cittadina per la soluzione delle istanze e dei problemi veri della gente. Ed un plauso a chi si è battuto in queste elezioni con onestà e coerenza etica, a tutti i partecipanti, vincitori e vinti, che in cuor loro sanno di poter guardare negli occhi i propri concittadini con fierezza e sincerità.
Il rammarico che resta è questo: i giorni 6 e 7 giugno i cittadini di Vitulazio hanno perso le loro elezioni e, abituandosi a questo stato di cose, hanno smarrito in quell’urna la dignità di un popolo.
L’auspicio è che tutto questo sia solo un brutto ricordo del passato.
ONDA SANA

sabato 30 maggio 2009

Video-intervista a Raffaele Russo, candidato sindaco della lista n.°3 “Unità e Democrazia”

Ecco la quinta ed ultima video-intervista realizzata ai candidati alla carica di sindaco. Ad essere stato intervistato, questa volta, è stato il candidato a Sindaco della lista n.°3 “Unita e Democrazia”, l’avvocato Raffaele Russo. Tutti i candidati Sindaco di Vitulazio hanno aderito all'iniziativa, e sono stati intervistati da Luca Terrazzano. L’iniziativa, organizzata dall’Associazione culturale e testata giornalistica “Caserta24ore”, il gruppo “Onda Sana” e la redazione del sito d’informazione locale “Vitulazio24ore”, in occasione delle Amministrative 2009, per il rinnovo del Consiglio comunale e l’elezione diretta dal Sindaco di Vitulazio. Ad essere inviati alle video-interviste di circa 20 minuti, che saranno pubbliche in versione integrale (senza tagli), sono stati i candidati alla carica di Sindaco. Sono state fatte cinque domande inerenti i seguenti punti: la questione urbanistica; viabilità e vivibilità; le politiche giovanili e associazionistiche; occupazione e sviluppo delle attività produttive; situazione ambientale e gestione dei rifiuti. Alla fine dell’intervista avrà facoltà di esprimere liberamente un appello agli elettori. L’ordine in cui saranno rese pubbliche sarà in base alla successione delle interviste che faremo a tutti i candidati alla carica di sindaco. Le interviste sono gratuite in quanto comprese all’interno di un’iniziativa che, la redazione di Vitulazio24ore.it e il gruppo Onda Sana, hanno voluto svolgere per dare a tutti i suoi lettori uno strumento in più per poter comprendere al meglio le proposte politiche dei candidati sindaco alle prossime elezioni comunali. In attesa di un gentile riscontro, si porgono cordiali saluti. Staff della Rubrica Elettorale: Luca Terrazzano (intervistatore); Alfredo Di Lettera (Direttore Responsabile della testata giornalistica); Gianni Criscione (Regia e Domande); Antonio Pezzulo (programmazione).
ONDA SANA

giovedì 28 maggio 2009

Video-intervista elettorale ad Achille Cuccari, candidato sindaco della lista n.°5 “Vivi Vitulazio”

Ecco la quarta video-intervista realizzata ad uno dei cinque candidati alla carica di sindaco. Ad essere stato intervistato, questa volta, è stato il candidato a Sindaco della lista n.°5 “Vivi Vitulazio”, il medico Achille Cuccari. Tutti i candidati Sindaco di Vitulazio hanno aderito all'iniziativa, e sono stati intervistati da Luca Terrazzano. L’iniziativa, organizzata dall’Associazione culturale e testata giornalistica “Caserta24ore”, il gruppo “Onda Sana” e la redazione del sito d’informazione locale “Vitulazio24ore”, in occasione delle Amministrative 2009, per il rinnovo del Consiglio comunale e l’elezione diretta dal Sindaco di Vitulazio. Ad essere inviati alle video-interviste di circa 20 minuti, che saranno pubbliche in versione integrale (senza tagli), sono stati i candidati alla carica di Sindaco. Sono state fatte cinque domande inerenti i seguenti punti: la questione urbanistica; viabilità e vivibilità; le politiche giovanili e associazionistiche; occupazione e sviluppo delle attività produttive; situazione ambientale e gestione dei rifiuti. Alla fine dell’intervista avrà facoltà di esprimere liberamente un appello agli elettori. L’ordine in cui saranno rese pubbliche sarà in base alla successione delle interviste che faremo a tutti i candidati alla carica di sindaco. Le interviste sono gratuite in quanto comprese all’interno di un’iniziativa che, la redazione di Vitulazio24ore.it e il gruppo Onda Sana, hanno voluto svolgere per dare a tutti i suoi lettori uno strumento in più per poter comprendere al meglio le proposte politiche dei candidati sindaco alle prossime elezioni comunali. In attesa di un gentile riscontro, si porgono cordiali saluti. Staff della Rubrica Elettorale: Luca Terrazzano (intervistatore); Alfredo Di Lettera (Direttore Responsabile della testata giornalistica); Gianni Criscione (Regia e Domande); Antonio Pezzulo (programmazione).
ONDA SANA

martedì 26 maggio 2009

La video-intervista ad Antonino Scialdone, candidato sindaco della lista n.°1 ''Sosteniamo Vitulazio''

Ecco la terza video-intervista realizzata ai cinque candidati alla carica di sindaco. Ad essere stato intervistato, questa volta, è stato il candidato a Sindaco della lista n.° 1 “Sosteniamo Vitulazio”, il medico e docente universitario, professor Antonino Scialdone. Tutti i candidati Sindaco di Vitulazio hanno aderito all'iniziativa, è sono stati intervistati da Luca Terrazzano. L’iniziativa, organizzata dall’Associazione culturale e testata giornalistica “Caserta24ore”, il gruppo “Onda Sana” e la redazione del sito d’informazione locale “Vitulazio24ore”, in occasione delle Amministrative 2009, per il rinnovo del Consiglio comunale e l’elezione diretta dal Sindaco di Vitulazio. Ad essere inviati alle video-interviste di circa 20 minuti, che saranno pubbliche in versione integrale (senza tagli), sono stati i candidati alla carica di Sindaco. Sono state fatte cinque domande inerenti i seguenti punti: la questione urbanistica; viabilità e vivibilità; le politiche giovanili e associazionistiche; occupazione e sviluppo delle attività produttive; situazione ambientale e gestione dei rifiuti. Alla fine dell’intervista avrà facoltà di esprimere liberamente un appello agli elettori. L’ordine in cui saranno rese pubbliche sarà in base alla successione delle interviste che faremo a tutti i candidati alla carica di sindaco. Le interviste sono gratuite in quanto comprese all’interno di un’iniziativa che, la redazione di Vitulazio24ore.it e il gruppo Onda Sana, hanno voluto svolgere per dare a tutti i suoi lettori uno strumento in più per poter comprendere al meglio le proposte politiche dei candidati sindaco alle prossime elezioni comunali. In attesa di un gentile riscontro, si porgono cordiali saluti. Staff della Rubrica Elettorale: Luca Terrazzano (intervistatore); Alfredo Di Lettera (Direttore Responsabile della testata giornalistica); Gianni Criscione (Regia e Domande); Antonio Pezzulo (programmazione).
ONDA SANA


domenica 24 maggio 2009

Video-intervista elettorale a Luigi Romano, candidato sindaco della lista n.°4 ''Unità e Solidarietà''

Ecco la seconda video-intervista realizzata ai cinque candidati alla carica di sindaco. Ad essere stato intervistato, questa volta, è stato il candidato a Sindaco della lista n.° 4 “Unità e Solidarietà”, il professor Luigi Romano. Tutti i candidati Sindaco di Vitulazio hanno aderito all'iniziativa, è sono stati intervistati da Luca Terrazzano. L’iniziativa, organizzata dall’Associazione culturale e testata giornalistica “Caserta24ore”, il gruppo “Onda Sana” e la redazione del sito d’informazione locale “Vitulazio24ore”, in occasione delle Amministrative 2009, per il rinnovo del Consiglio comunale e l’elezione diretta dal Sindaco di Vitulazio. Ad essere inviati alle video-interviste di circa 20 minuti, che saranno pubbliche in versione integrale (senza tagli), sono stati i candidati alla carica di Sindaco. Sono state fatte cinque domande inerenti i seguenti punti: la questione urbanistica; viabilità e vivibilità; le politiche giovanili e associazionistiche; occupazione e sviluppo delle attività produttive; situazione ambientale e gestione dei rifiuti. Alla fine dell’intervista avrà facoltà di esprimere liberamente un appello agli elettori. L’ordine in cui saranno rese pubbliche sarà in base alla successione delle interviste che faremo a tutti i candidati alla carica di sindaco. Le interviste sono gratuite in quanto comprese all’interno di un’iniziativa che, la redazione di Vitulazio24ore.it e il gruppo Onda Sana, hanno voluto svolgere per dare a tutti i suoi lettori uno strumento in più per poter comprendere al meglio le proposte politiche dei candidati sindaco alle prossime elezioni comunali. In attesa di un gentile riscontro, si porgono cordiali saluti. Staff della Rubrica Elettorale: Luca Terrazzano (intervistatore); Alfredo Di Lettera (Direttore Responsabile della testata giornalistica); Gianni Criscione (Regia e Domande); Antonio Pezzulo (programmazione).
ONDA SANA

venerdì 22 maggio 2009

Video-intervista elettorale seconda parte a Franco Criscione, candidato sindaco della lista n.°2 ''Per una nuova Vitulazio''

Video-intervista elettorale a Franco Criscione, candidato sindaco della lista n.°2 ''Per una nuova Vitulazio''

Ecco la prima video-intervista realizzata ad uno dei cinque candidati alla carica di sindaco. Ad essere stato intervistato per primo, è stato il candidato a Sindaco della lista n.°2 “Per una nuova Vitulazio”, il dottor. Franco Antonio Criscione. Tutti i candidati Sindaco di Vitulazio hanno aderito all'iniziativa, è sono stati intervistati da Luca Terrazzano. L’iniziativa, organizzata dall’Associazione culturale e testata giornalistica “Caserta24ore”, il gruppo “Onda Sana” e la redazione del sito d’informazione locale “Vitulazio24ore”, in occasione delle Amministrative 2009, per il rinnovo del Consiglio comunale e l’elezione diretta dal Sindaco di Vitulazio. Ad essere inviati alle video-interviste di circa 20 minuti, che saranno pubbliche in versione integrale (senza tagli), sono stati i candidati alla carica di Sindaco. Sono state fatte cinque domande inerenti i seguenti punti: la questione urbanistica; viabilità e vivibilità; le politiche giovanili e associazionistiche; occupazione e sviluppo delle attività produttive; situazione ambientale e gestione dei rifiuti. Alla fine dell’intervista avrà facoltà di esprimere liberamente un appello agli elettori. L’ordine in cui saranno rese pubbliche sarà in base alla successione delle interviste che faremo a tutti i candidati alla carica di sindaco. Le interviste sono gratuite in quanto comprese all’interno di un’iniziativa che, la redazione di Vitulazio24ore.it e il gruppo Onda Sana, hanno voluto svolgere per dare a tutti i suoi lettori uno strumento in più per poter comprendere al meglio le proposte politiche dei candidati sindaco alle prossime elezioni comunali. In attesa di un gentile riscontro, si porgono cordiali saluti. Staff della Rubrica Elettorale: Luca Terrazzano (intervistatore); Alfredo Di Lettera (Direttore Responsabile della testata giornalistica); Gianni Criscione (Regia e Domande); Antonio Pezzulo (programmazione).
DomandeCome intende la sua lista affrontare l’attuale evoluzione urbanistica del nostro paese?Viabilità e vivibilità: idee e soluzioni che propone la sua lista.Come intende la sua lista gestire la situazione ambientale e ottimizzare la gestione rifiuti per ciò che riguarda i costi per il cittadino, i servizi di raccolta offerti e l’informazione?Che linea intendete perseguire per ciò che riguarda i tre settori produttivi: industria, agricoltura e commercio?Avete progetti concreti sull’associazionismo e le politiche giovanili?Ultima domanda: accetterebbe un confronto pubblico con i candidati a sindaco delle altre 4 liste?La ringraziamo per la disponibilità dimostrata e se vuole, adesso, ha la possibilità di rivolgere un appello agli elettori.


ONDA SANA



venerdì 15 maggio 2009

INTERVISTE AI CANDIDATI A SINDACO.

Il gruppo “Onda Sana”, l’associazione “Vitulazio24ore”, e L’Associazione culturale e testata giornalistica “Caserta24ore” hanno organizzato una serie di video interviste ai cinque candidati sindaco. Invitano ad una video-intervista di circa 20 minuti, che sarà pubblicata in versione integrale (senza tagli).

Saranno fatte cinque domande:
1) la questione urbanistica
2) viabilità e vivibilità
3) le politiche giovanili e associazionistiche
4) occupazione e sviluppo delle attività produttive
5) situazione ambientale e gestione dei rifiuti

Alla fine dell’intervista si darà la facoltà di esprimere liberamente un appello agli elettori.
L’invito all’intervista è stato mandato a tutti i cinque candidati a sindaco per le prossime elezioni vitulatine. Tutti avranno facoltà di scegliere il luogo e l’orario in cui poterla effettuare. Alle interviste saranno presenti: Luca Terrazzano (l’intervistatore), Alfredo Di Lettera (per le gestione della telecamera), Gianni Criscione (per la regia e le domande), Antonio Pezzulo (programmazione).
L’ordine in cui saranno rese pubbliche sarà in base alla successione delle interviste che saranno fatte a tutti i candidati alla carica di sindaco.

Per contatti e info:
gruppoondasana@gmail.com;
Alfredo Di Lettera, viale Kennedy, 1° Traversa, 8 Vitulazio (Ce) Tel: 0823/965943 Fax 0823/17.60.487 Cell. 328.0873935 E-mail: redazione@vitulazio24ore.it
Cordiali Saluti da ONDA SANA

mercoledì 13 maggio 2009

SPAZZATURA FRA I TITANI

SE NESSUNO SE NE OCCUPA E' QUESTA LA FINE CHE FACCIAMO...

domenica 10 maggio 2009

La petizione di Onda Sana: nei primi quattro giorni già 500 firme!

I cittadini di Vitulazio il giorno 3 e 4 maggio hanno cominciato a firmare la petizione di sensibilizzazione ambientale proposta dal gruppo sociale Onda Sana. Una raccolta di firme per chiedere alla futura giunta comunale di impegnarsi nel monitoraggio sull’abbandono dei rifiuti nelle aree periferiche, di attivare un piano di pulizia e bonifica di queste aree e garantire i servizi minimi di raccolta (solidi urbani e ingombranti). Sarà possibile firmare la suddetta petizione fino al giorno 8 giugno, data in cui i vitulatini conosceranno la nuova amministrazione e Onda Sana porterà al nuovo primo cittadino la richiesta che il paese fa a gran voce.
Onda Sana si mostra disponibile ad una collaborazione e a fornire idee per migliorare il sistema di raccolta, per far sì che diminuisca la Tassa sui rifiuti, che siano offerti più servizi e servizi migliori. È possibile dare lavoro ai cittadini di Vitulazio esternalizzando dei servizi ad aziende locali.
Tutto ciò è una realtà già in altri paesi (a cominciare dai nostri cugini di Camigliano), per farlo anche da noi basterà una forte volontà e una decisione politica risoluta e convinta.
Onda Sana coglie l’occasione per ribadire con fierezza e a testa alta la non politicità del gruppo, la non partecipazione a nessuna delle liste createsi per le elezioni comunali, ma la disponibilità a fornire la collaborazione per progetti volti al benessere comune. Onda Sana è nata con un moto d’impeto per gridare a gran voce le proprie idee. L’idea che gridiamo è quella che “mettere una firma oggi è meglio dell’immondizia di domani”.
Due domande che i pochi scettici ci chiedono.
1) Perché lo fate in questo momento preelettorale?
2) Per chi e per cosa lo state facendo?
Risposta 1: lo facciamo ora perché è una richiesta che verrà portata alla futura amministrazione (hanno firmato tutti i candidati a sindaco e ciò è stato fatto strategicamente per avere un ulteriore speranza del loro impegno).
Risposta 2: Non lo facciamo per nessuno, lo facciamo per noi stessi. Chi firma lo fa per la propria vita e quella dei propri figli. Le nostre campagne stanno morendo (e noi con loro) per mano di cittadini incivili, per mano della mancanza di controlli e delle applicazioni delle leggi vigenti, per mano dell’incapacità e dell’ignoranza.
Mai come ora egoismo corrisponde ad altruismo: salvaguarda il tuo interesse privato e riceverai il bene di tutti.
Onda Sana continuerà la petizione durante tutto il periodo elettorale, in particolare il 31 maggio, in occasione della “Sgambettata Vitulatina” quando correrà anche col proprio gruppo.
ONDA SANA

martedì 5 maggio 2009

Onda Sana: gruppo sociale e non politico

Il fatto che l’articolo ‘’RIFIUTI: PROBLEMA O RISORSA? COSTI O GUADAGNI?’’, sia apparso a nome di ‘’ONDA SANA’’, sul Quotidiano ‘’GAZZETTA DI CASERTA’’, ci sembra cosa alquanto anomala, visto che sia Francesco Addelio, l’autore dell’articolo, sia il gruppo non avevano autorizzato la pubblicazione dello stesso. La cosa ancora più anomala è data dal fatto che l’articolo è accompagnato da una fotografia di un uomo, il sig. Giovanni Di Lillo, il quale, guarda caso, è un residente del Comune di Vitulazio, presidente del Movimento Civico “Uniti per Vitulazio” e probabile canditato alle future elezioni comunali che si terranno il 6-7 giugno. Quante coincidenze!!! Forse troppe!!!
Non sappiamo se è stato un errore del giornalista del quotidiano o sia stato un “inciampo”, magari forzato da qualcuno, ma speriamo che tali incomprensioni non accadano ancora.
ONDA SANA spera che la proprietà intellettuale dei suoi articoli non venga violata. Vedere un articolo copiato integralmente ci fa sentire sconcertati e delusi. Anche perché l’articolo seppur copiato dal portale di vitulazio24h aveva una firma. E allora ci chiediamo perché sia stato copiato solo l’articolo senza la firma. Ci chiediamo il perché ci sia accostata una foto di una persona estranea al gruppo. Ci chiediamo il perché si faccia riferimento ad un gruppo politico, visto che ci siamo ripetutamente definiti un gruppo sociale.


ONDASANA

mercoledì 29 aprile 2009

ONDA SANA PARTECIPA E INVITA A PARTECIPARE AL FESTIVAL “ART E SOUL”

La seconda edizione del festival si propone in una veste aggiornata. Tra il 2 e il 3 maggio numerosi gruppi si alterneranno sul palco, dai nostri cari amici 16Bit a una delle giovani cantanti più promettenti della scena artistica: Beatrice Antolini (sarà anche sul palco del “concertone” del primo maggio a Roma!). Quest’anno però oltre ai concerti ci saranno video-proiezioni, mostre di quadri e foto.
Insomma “Art e Soul” vuole essere un festival a tutto tondo, completo. Un festival che guarda al passato (ricordiamo che è in onore di Mike Martone) ed anche al futuro poiché promuove l’arte e la cultura che i giovani sentono più vicini a sé!

ONDA SANA non solo invita tutta la cittadinanza a partecipare a questo evento, ma sarà presente con un proprio stand in cui sarà possibile firmare una petizione di sensibilizzazione per alcune tematiche ambientali che riguardano Vitulazio.

ONDA SANA infatti si sta muovendo ora sul fronte dell’emergenza rifiuti. Abbiamo fatto una piccola ricerca sulla gestione dell’immondizia a Vitulazio, mettendola a confronto con la realtà di Camigliano. Una tale indagine, i cui risultati saranno mostrati durante il festival tramite volantini, non vuole porsi in polemica con nessuna amministrazione, ma vuole funzionare solo e soprattutto per incentivare una maggiore attenzione al problema rifiuti.
Poiché facciamo questa petizione in un’ottica di collaborazione, auspichiamo che altri vogliano condividere la nostra proposta ed eventualmente collaborare per lo sviluppo di altri progetti.
La petizione la sottoporremo alla futura giunta comunale (qualsiasi essa sia).

Testo della Petizione
“Con la seguente petizione, i cittadini firmatari chiedono alla futura amministrazione del comune di Vitulazio - eletta nei giorni 6 e 7 giugno 2009 - di realizzare entro il primo anno di esercizio dei poteri amministrativi, un corretto piano di gestione integrata dei rifiuti urbani e speciali che segua i punti elencati nella seguente lista:
• Garantire i servizi minimi di raccolta (rifiuti urbani e ingombranti)
• Avviare il monitoraggio sull’abbandono di rifiuti nelle aree periferiche del territorio comunale
• Attivare un piano di pulizia e bonifica delle suddette aree.”

lunedì 27 aprile 2009

RIFIUTI: PROBLEMA O RISORSA? COSTI O GUADAGNI?

Mentre in Campania si iniziano a bruciare i rifiuti da circa un mese, bruciando anche centinaia di milioni di euro, altrove ci si guadagna. Perché questo non accade in Campania? La colpa di chi è? A mio avviso, la colpa è sempre e solo delle Amministrazioni locali e dell’ignoranza in materia di chi le gestisce. Credo che creare decine di posti di lavoro, abbattere le imposte sui cittadini, garantire laute entrate comunali sia un bene comune, specialmente in questo periodo di crisi, tramite progetti d’ispirazione finanziaria ma concretamente ambientalista. Sembra fantascienza eppure non è altro che realtà. Una realtà già realizzata altrove e facilmente realizzabile anche nel nostro territorio. Il tutto potrebbe prendere il volo con la realizzazione di un Centro di Riciclo basato sul cosiddetto “sistema a freddo”. Dati alla mano dimostrano che sarebbero sufficienti appena 5 milioni di euro per garantire, ad un comprensorio di circa 90.000 abitanti, la trasformazione dell’onere dello smaltimento dei rifiuti, in un guadagno certo e sostanzioso, non solo in termini economici (si parla di ammortamento dei costi in soli tre anni dalla realizzazione dell’impianto) ma anche lavorativi e ambientali. Attualmente la Regione Campania stà affidando la “problematica dei rifiuti” allo stoccaggio in discarica e alla combustione , invece il Centro di Riciclo si basa su concetti diametralmente opposti: non problematica, ma opportunità, non rifiuti ma risorse. In pratica i rifiuti sarebbero trasformati in materie prime richiestissime sul mercato, sia per uso agricolo (compost), sia edilizio (sabbie, cementi e asfalti), sia industriale (plastiche, metalli e altre materie prime). L’intento di questo articolo è stuzzicare la volontà politica degli amministratori di tutti i Comuni del nostro territorio, ma soprattutto, informare la cittadinanza sui vantaggi delle avanzatissime tecnologie del sistema a freddo, rispetto alle obsolete, onerose e pericolose tecniche dell’incenerimento. Rispetto al sistema dell’incenerimento, il sistema a freddo impiega un quinto delle risorse per la costruzione dell'impianto ed un decimo del tempo per entrare in esercizio. Risorse facilmente rintracciabili tra gli investitori privati piuttosto che gravante sui fondi pubblici. Inoltre è garantito, un utile di impresa triplicato, coperto da un ciclo di gestione finanziato esclusivamente dai contributi di legge dei Consorzi nazionali di filiera (per il recupero degli scarti industriali). Realizzare la condizione straordinaria di un conferimento a costo zero da parte dei Comuni, dal momento che ,recuperando i materiali ed i relativi contributi di legge, si rigira ai Comuni stessi il contributo di trasporto che compensa il costo di conferimento presso questi impianti. In poche parole: niente più Ta.r.s.u. (Tassa Smaltimento Rifiuti Solidi Urbani)!!! eliminando così alla radice la questione delle discariche (ATTENZIONE le discariche servono per il ciclo di vita dei rifiuti, ma bisogna farne un corretto uso), in quanto si arriva a riciclare oltre il 97% dei rifiuti (ma sarebbe meglio chiamarli “materiali post-consumo”) in più si liberano le risorse accantonate dal GSE ( Gestore servizi elettrici) per le fonti energetiche alternative rinnovabili (ATTENZIONE: argomento da non perdere di vista), promuovendo la diminuzione dell’importazione di petrolio. Il tutto potrebbe sviluppare un’occupazione locale duplicata rispetto alla tecnologia a caldo, data da un ciclo di selezione manuale che impiega circa 100 dipendenti a fronte di circa 10 tecnici in un impianto di incenerimento (stipendiati dal privato e non dagli enti pubblici), evitando i costi, oggi incalcolabili, a carico della collettività per la bonifica ambientale e il servizio sanitario necessario per curare allergie, malattie croniche e per i trattamenti tumorali (specie in un territorio fortemente inquinato come il nostro). Con un’iniziativa simile si produce un’inedita filiera circolare di carattere locale, che coinvolge nel risparmio i consumatori, i comuni, le industrie e le aziende agricole. Infine, a differenza del sistema discarica-inceneritore, il sistema a freddo non ha impatto ambientale e non produce cattivi odori.È importante, a mio avviso, che tutti i cittadini siano correttamente informati su questo tipo di tecnologie, con serie ed efficaci campagne d’informazione, affinché si possa far pressione sugli amministratori per avviare seri studi e non chiacchiere campate all’aria. Oltre a ciò reputo indispensabile un dialogo diretto con gli imprenditori locali e la cittadinanza affinché si possa fare qualcosa di concreto contro la crisi mondiale che ormai ci strangola. Per qualsiasi tipo di domanda sono sempre a vostra disposizione per darvi risposta. Colgo l’occasione per salutare tutti gli amici e i componenti del gruppo ONDA SANA.
FRANCESCO ADDELIO per ONDA SANA

mercoledì 22 aprile 2009

EMERGENZA RIFIUTI





















ONDA SANA ha deciso di muoversi ora sul fronte dell’emergenza rifiuti. Fedele allo statuto e quindi ai suoi intenti, se ne sta occupando con un occhio particolarmente attento al problema locale. Diciamo locale e non solo vitulatino, perché il miglioramento delle condizioni delle nostre campagne è un problema legato anche e soprattutto al fatto che i paesi viciniori non sono esenti da questa piaga. È noto infatti che il ciclo dei rifiuti è particolarmente complesso e che non riguarda un solo paese o una sola città, bensì riguarda più aspetti: dalla raccolta differenziata, ai servizi di raccolta connessi ad esempio ai rifiuti ingombranti (frigoriferi, televisori ecc.) che non vengono prelevati, dalle discariche alle isole ecologiche.
Stiamo innanzitutto cercando di documentare con foto e video la condizione davvero pessima della zona agricola del paese. Ormai non si fa un metro senza incontrare un cumulo di rifiuti di ogni genere che oltre ad essere anti-estetici sono dannosi alla salute, soprattutto di noi che coltiviamo quelle terre, senza pensare che essendo inquinato il territorio i suoi frutti non possono non subirne anche loro delle conseguenze.
Questo però è solo l’effetto ultimo del problema rifiuti. Esso infatti è a monte. È nell’atteggiamento sostanzialmente indifferente delle amministrazioni che ci hanno governato e anche di alcuni cittadini che, incuranti delle sorti del territorio, lo deturpa senza avere alcun problema con la propria coscienza. Ovviamente poi non si deve trascurare il fatto che le organizzazioni criminali e in particolare la camorra, su cui ONDA SANA ha già pubblicato degli articoli, si sono infiltrate in questo campo, peggiorando ed aggravando ancor di più il problema. L’emergenza conviene a molti; fa arrivare soldi; depotenzia e deresponsabilizza le autorità locali a dispetto di poteri sempre più forti di persone non legate al territorio e alle esigenze ed ai bisogni delle popolazioni locali.
Come per il tema camorra, cercheremo anche di sensibilizzare la popolazione verso questa problematica con idee che possano migliorare anche di poco la qualità della nostra vita.


ONDA SANA

lunedì 20 aprile 2009

LA CATASTROFE DEL TERREMOTO

LA CATASTROFE DEL TERREMOTO CI HA MESSO DAVANTI AD UNA TRAGEDIA UMANA E SOCIALE DAVVERO INENARRABILE. DAVANTI A DELLE CASE CROLLATE SU SE STESSE ALL’INIZIO SI RIMANE ESTERREFATTI, SENZA PAROLE. IL DOLORE PERò DEI PROPRI CARI, DEI PROPRI CONCITTADINI, DELLO STESSO POPOLO ITALIANO SUSCITA ANCHE ALCUNE DOMANDE. DOMANDE CHE RIGUARDANO L’UOMO E LA NATUA, O ANCORA MEGLIO LA NATURA DELL’UOMO.
CI SI INTERROGA SUL COME è POSSIBILE CHE CI SIANO PERSONE COSì PRIVE DI COSCIENZA DA PERMETTERE LA PROGETTAZIONE E LA COSTRUZIONE DI EDIFICI NON A NORMA DI LEGGE, EDIFICI ADIBITI A FARE DA CASE-STUDENTI, EDIFICI CHE SERVANO DA OSPEDALI, DA SCUOLE O, Più SEMPLICEMENTE, DA ABITAZIONI PRIVATE.
PURTROPPO NON SI Può TORNARE INDIETRO. LE CASE SI POTRANNO RIPARARE, SI POTRANNO RICOSTRUIRE, PURTROPPO LE VITE UMANE CHE ABBIAMO PERSO CE LE PORTEREMO DIETRO NELLA NOSTRA MEMORIA.
IL VOLONTARIATO E LE DONAZIONI SONO IMPORTANTISSIME MA ALLO STESSO TEMPO VI FACCIO UNA ESORTAZIONE. UNA ESORTAZIONE CHE SERVA INNANZITUTTO A TIRARVI FUORI TUTTO Ciò CHE C’è IN VOI DI BUONO E ONESTO.
SIATE VIGILI, SIATE PARTECIPI DELLA VITA PUBBLICA, CI SONO MOLTE CASE CHE SONO STATE FATTE SECONDO NORME ANTISISMICHE E CHE SONO RIMASTE ALL’IMPIEDI, NON HANNO SUBITO DANNI. A POCHI KM DALLA CASA-STUDENTE CROLLATA CE N’è UN’ALTRA INUTILIZZATA DA DUE ANNI CHE NON HA SUBITO ALCUN DANNO.
È BRUTTO DIRE CHE IL TERREMOTO SIA SERVITO A QUALCOSA, MA è ANCORA Più BRUTTO SE QUESTO TERREMOTO NON è SERVITO A NIENTE. SPERIAMO CHE CHI DI DOVERE VIGILI SUL RISPETTO DELLE REGOLE E CHE NOI STESSI CI IMPEGNIAMO NEL NON VIOLARE LE LEGGI, perché IMBROGLIANDO NON FACCIAMO ALTRO CHE DANNEGGIARE E TRUFFARE NOI STESSI E LE PROSSIME GENERAZIONI.
ONDA SANA

venerdì 17 aprile 2009

GOMORRA Parte quinta: Il ciclo dei rifiuti e le malattie annesse.

L’ultimo capitolo del libro, probabilmente anche il più sconvolgente, è dedicato ad un settore egemonizzato dalla camorra, quello della spazzatura, dell’immondizia, ordinaria e speciale.
I clan campani si sono specializzati in questo settore quando hanno capito che il traffico illecito dei rifiuti era un bacino di denaro immenso. Le zone più colpite dalle discariche abusive sono le regioni del Sud, tra le quali spicca la Campania ed in particolare la provincia di Caserta e la zona di Giugliano, Villaricca e Qualiano in provincia di Napoli, anche detta terra dei fuochi, perché per evitare che le discariche a cielo aperto si riempiano, i camorristi fanno bruciare montagne di spazzatura dai bambini rom per pochi euro.
Il ciclo dei rifiuti sembrerebbe piuttosto semplice. La spazzatura viene comprata a Nord, nel Veneto, nella Lombardia ecc. e portata nelle terre campane, ma non solo. Per gestire tutti i passaggi è necessaria la figura dello stakeholder sempre in connessione con altre figure altrettanto necessarie. In questo vero e proprio circuito vi sono innanzitutto gli imprenditori, i proprietari di aziende che hanno necessità di smaltire i rifiuti speciali che producono. Vi sono poi i chimici, coloro i quali mischiano questi rifiuti tossici con rifiuti normali così da poterli gestire con modalità meno costose ma non propriamente adatte. Una volta che l’immondizia speciale è stata catalogata come immondizia comune viene trasportata al Sud. L’ultimo passaggio è quello degli smaltitori, coloro i quali sono gestori di discariche abusive e non, ma anche semplici proprietari terrieri o di cave che mettono a disposizione le loro proprietà per lo sversamento dei rifiuti. Questo è il ciclo e a tenerlo unito ci pensano, appunto, gli stakeholder. Sono loro che vanno dagli imprenditori mettendo le proprie capacità a disposizione degli imprenditori, dando loro il proprio listino prezzi per lo smaltimento. Normalmente i costi di smaltimento dei rifiuti tossici sono piuttosto almi ma il fatto che gli stakeholder riescono poi a farli passare per rifiuti ordinari e successivamente a trovare luoghi in cui smaltirli porta ad un abbassamento vertiginoso del costo, cosa che porta l’imprenditore ad affidare a loro le scorie delle aziende, senza preoccuparsi più di tanto delle modalità e dell’esito di tale smaltimento.
Saviano mette anche in risalto il fatto che gli stakeholder servono anche a far sì che le aziende, abbassando i costi di smaltimento, riescano a stare sul mercato e addirittura ad espandersi, con la conseguenza di non avere licenziamenti nelle industrie ed anzi di avere sempre nuove assunzioni. Insomma sarebbero una parte importante dello sviluppo economico italiano ed europeo.
Per lo smaltimento dei rifiuti non ci sono solo le discariche, ma anche gli inceneritori, che se da un lato bloccherebbero la compravendita dei terreni destinati ad essere discariche, cosa che dà vita a speculazioni di ogni tipo, dall’altra potrebbe rivelarsi una nuova risorsa inaspettata per i clan , per le infiltrazioni nella sua gestione: in pratica ciò che prima veniva ammucchiato nelle discariche potrebbe poi essere bruciato negli inceneritori.
Naturalmente tutto questo non è indolore per un territorio che è stato completamente devastato. A farne le spese sono sopratutto le persone che abitano questi luoghi:«l’Istituto Superiore di Sanità ha segnalato che la mortalità per cancro in Campania, nelle città di grandi smaltimenti di rifiuti tossici, è aumentato negli ultimi anni del 21 per cento». I dati delle inchieste avviate dalla Procura della Repubblica di Napoli e quella di S. Maria Capua Vetere sui ricavi ci indicano che i proventi che i clan hanno intascato con questi traffici, dalla fine degli anni ’90 ad oggi, sono di oltre cinquecento milioni di euro.
GIANNI CRISCIONE per ONDA SANA

venerdì 10 aprile 2009

GOMORRA Parte quarta: Processo e arresti. Un prete coraggioso (don Peppino Diana)

Ma come per i clan di Secondigliano così per i casalesi gli affari e i troppi morti ammazzati hanno fatto scattare l’attenzione degli inquirenti, attenzioni culminate nel processo Spartacus, iniziato nel Luglio 1998, che porta in carcere molti dei capi, tra cui anche il boss indiscusso Francesco Schiavone: «ventuno ergastoli, oltre settecentocinquanta anni di galera inflitti». Un vero smacco per l’organizzazione ma comunque non una sconfitta assoluta, anzi. È opinione comune infatti che se i più importanti boss sono stati arrestati, ma non tutti (sono tra i più ricercati d’Italia i due latitanti Zagaria Michele e Antonio Iovine, attuali reggitori del clan), il sistema che hanno messo su sopravvive anche ai maxisequestri degli ultimi anni. Come per il sistema di Secondigliano, il reale potere delle famiglie casalesi non è nella potenza militare, che pure è devastante, «ma nella capacità di equilibrare capitali leciti e illeciti». Ed ancora: «i clan non sembrano aver bloccato lo sviluppo del territorio, quanto piuttosto dirottato nelle loro casse i vantaggi».
In terra di camorra spiccano ancor di più le personalità di coloro che la paura non ha fatto chiudere gli occhi e tappare le orecchie. Tra queste persone vi è sicuramente don Peppino Diana, ucciso nel marzo 1994 nella sua chiesa di Casal di Principe. Il suo è stato un sacrificio servito a dare speranza alle molte persone oneste di questi territori. Per contrapporsi al potere della camorra ha usato l’unica arma a sua disposizione: la parola. Ha sottolineato che il suo ruolo non era quello di celebrare i funerali dei camorristi ammazzati o battezzare i loro figli, ma quello di escludere questa gente dalla chiesa. La lettera che lesse durante la celebrazione del Natale 1991, e diffusa da altri preti in altre chiese della zona, conteneva accenni e denunce anche nei confronti del potere politico locale e nazionale; a ricordare che i clan non erano costituiti solo da assassini, ma anche da politici e imprenditori. Insomma il prete tenta con le sue parole di far distinguere meglio ciò che il tempo e le circostanze stanno sbiadendo, tenta di ricordare che vivere una vita evitando il giogo camorrista è possibile, e che il camorrista non può considerarsi un cristiano a cui sarà concesso il perdono senza un reale ravvedimento.
Un ulteriore punto toccato da Saviano è quello riguardante il nostro modo di intendere i camorristi. Sbagliamo a credere che questi malviventi siano dei poveri ignoranti o che vivano isolati dal mondo. Gli elementi culturali cui attingono sono simili ai nostri; i figli dei camorristi frequentano le nostre stesse scuole e università. Questi non sono più semplicemente dei soldati ma ingegneri, medici, avvocati, esperti in economia, in finanza. Soprattutto siamo simili a loro nei film che guardiamo.
Sembra un’esagerazione pensare che nel modo di sparare imitino i divi hollywoodiani, ma non è così; come non è un’esagerazione dire che spesso i ragazzini per darsi un’aria da boss imparano a memoria interi dialoghi del film Il camorrista di Tornatore, vera Bibbia per questi adolescenti.


da GIANNI CRISCIONE per ONDA SANA.

martedì 7 aprile 2009

GOMORRA Parte terza: Armi e soldi (tanti soldi…)

La seconda parte del libro si apre con un capitolo riguardante le armi dei clan, un aspetto importante ma non importantissimo. Le armi più usate sono i Kashnikov, mitra di origini russe, il cui inventore Michail Kalashnikov è fatto oggetto di venerazione da alcuni affiliati. Il motivo di questa glorificazione è in un dato piuttosto sconcertante: «al mondo non esiste cosa, organica o disorganica, oggetto metallico, elemento chimico, che abbia fatto più morti dell’ak-47. Il Kalashnikov ha ucciso più della bomba atomica di Hiroshima e Nagasaki, più del virus dell’HIV…». D’altronde i camorristi a differenza dei mafiosi non cercano di nascondere la violenza di cui sono portatori, anzi fanno proprio il contrario; se la mafia usa le armi solo nei momenti di crisi, per la camorra l’uso delle armi è endemico.
A ben vedere però l’arma più potente per i clan non è il mitra ma il loro impero economico e più specificatamente gli affari che girano intorno al cemento e all’edilizia.
Il clan che più di tutti ha saputo sfruttare questo settore dell’economia è quello dei casalesi, clan che egemonizza il territorio a nord di Napoli, dal basso casertano al Lazio. Capostipite dei casalesi è Antonio Bardellino, affiliato, almeno al principio della sua carriera criminale, direttamente a Cosa Nostra, ma da questa è sempre stato autonomo. Il pentito Carmine Schiavone nel 2005 mette bene in risalto il modus operandi della camorra, attenta solo a fare affari, e quello della mafia che al contrario fronteggia lo Stato ponendosi addirittura come anti-Stato.
Scrive Saviano:«imprenditori. Così si definiscono i camorristi del casertano: null’altro che imprenditori». Imprenditori più spregiudicati del normale ma non criminali, non camorristi.
Nel ciclo dell’edilizia i camorristi sono presenti ad ogni livello, sono loro che vendono cemento alle imprese, sono loro che svolgono il lavoro grazie ai subappalti e sono loro che percepiscono le tangenti sui lavori non direttamente controllati. La grande quantità di liquidi presenti nelle casse del clan li ha fatti investire anche in altre attività, non tutte illegali, agendo anche in simbiosi con imprenditori che non avevano niente a che fare con la camorra, almeno apparentemente. La classica estorsione ad esempio con loro non è più la stessa, ora si manifesta non nella classica tangente da pagare ma nella convenienza che gli imprenditori hanno quando lavorano con le ditte dei camorristi. Questo è ciò che è successo con la Parmalat di Tanzi. I prodotti erano imposti dai camorristi in tutti i territori da loro controllati, con la conseguenza che il clan, visti i gran quantitativi che riusciva a commercializzare, riceveva degli sconti sulla merce che ad altri imprenditori erano negati. Insomma si andava verso un monopolio che porta svantaggi al consumatore e vantaggi al produttore: il produttore è felice perché il suo prodotto è commercializzato su scala sempre più ampia senza avere praticamente nessuna possibilità di concorrenza da parte di altri marchi, il consumatore invece vede in questo modo salire i prezzi che peraltro non possono scendere vista l’inesistenza della concorrenza. La beffa finale è che nonostante Parmalat non abbia mai denunciato di subire pressioni da alcun clan in Campania, in un processo loro comparirebbero come parte lesa avendo subito un ricatto dai camorristi ed inoltre non sono stati loro ad imporre i loro prodotti ma i camorristi stessi. È evidente però che i dirigenti della Parmalat non hanno mai denunciato perché in fondo da questa situazione traevano solo vantaggi, insomma erano felici di poter commercializzare i loro prodotti al sud solo attraverso la camorra.
Se si guarda al rapporto tra l’imprenditore e il camorrista si evince quindi che l’estorsione non è più tale ma è un vero e proprio accordo a posteriori reciproco.
In definitiva seguendo questo schema molte attività dei camorristi non si possono dire illegali (distribuire merci non è illegale), ma nemmeno legali, viste le modalità con cui si ottengono i contratti di distribuzione. Si potrebbero definire para-legali per usare un eufemismo!
Si è detto che le strategie che il clan adotta per fare soldi sono davvero molteplici, infatti vi è ancora un altro settore che genera introiti stratosferici: quello delle truffe. Una per tutte è quella attuata ai danni della Comunità Europea che pagava la distruzione della frutta prodotta in eccesso. La camorra pur dichiarando che ciò che distruggeva era frutta, inceneriva solamente immondizia, traendone perciò un doppio profitto: da un lato gli arrivavano i soldi della Comunità Europea per la frutta che in realtà continuava ad essere venduta e dall’altro inceneriva ciò che avrebbe dovuto dislocare in altro modo.
da GIANNI CRISCIONE per ONDA SANA
gruppoondasana@gmail.com

domenica 5 aprile 2009

GOMORRA Parte seconda: Omicidi e donne di camorra


Tra le tante storie di omicidi raccontate da Saviano, spicca quella di Gelsomina Verde, la cui unica colpa era quella di essere stata la ragazza di Gennaro Notturno, un ragazzino che dai Di Lauro si era poi avvicinato agli scissionisti. La sequestrano, la torturano per carpire qualche informazione sul nascondiglio del suo ex-fidanzato e poi la uccidono, ma per non rendere evidenti le modalità dell’uccisione la bruciano in macchina.
Una vicenda tanto sconvolgente quanto comune in questa guerra, come del resto comuni sono le polemiche successive fatte da Donna Immacolata, moglie di Raffaele Cutolo, che in un’intervista ha il coraggio di affermare che la vecchia camorra non ammazzava le donne, sostenendo quindi la superiorità etica della vecchia camorra rispetto della nuova. Ma come giustamente annota Saviano: «bisognava forse ricordarle che negli anni ’80 Cutolo fece sparare in faccia a una bambina di pochi anni in faccia al padre, il magistrato Lamberti».
Donna Immacolata ci porta a parlare delle donne di camorra, perché al contrario di quanto si possa pensare queste sono parte attiva dei clan e qualche volta sono proprio loro a gestirlo. Saviano parla innanzitutto delle ragazzine che nascono e crescono negli stessi quartieri dove la camorra è spesso l’unico sbocco lavorativo che si presenta ai giovani, e allora la prima loro conquista è quella di fidanzarsi con un ragazzo che riceve già la “mesata” (lo stipendio) dal clan, in modo che anche se il fidanzato viene arrestato è lei a percepire i soldi. «Per molte donne sposare un camorrista spesso è come ricevere un prestito, come un capitale conquistato» .
Oltre alle “spose” di camorristi ci sono da ricordare le vere e proprie donne camorriste, come Anna Mazza colei che è riuscita nell’arco di vent’anni a dominare su Afragola e le città limitrofe. Il suo clan, il clan Moccia, divenne uno dei più potenti della zona, grazie anche al fatto che Anna preferiva più le strategie imprenditoriali che quelle militari. Riuscì persino a legarsi ai casalesi per la gestione e il controllo degli appalti edilizi.
Opposta alla strategia di Anna Mazza è quella dei clan di Quindici nell’avellinese. I due clan egemoni, i Cava e i Graziano, sono in guerra dagli anni ’80, cioè, dal terremoto e dai conseguenti fondi che sono giunti in paese per la ricostruzione. Da allora si sono dati battaglia.
Le donne di camorra quindi per ferocia non sembrano essere molto inferiori agli uomini.
Saviano ricorda purtroppo anche quelle ragazze che malgrado loro cadono in guerre di camorra da cui sono totalmente estranee. È il caso di Annalisa Durante uccisa per sbaglio a Forcella il 27/03/2004 mentre era in giro con le amiche. Sembra assurdo che una ragazzina innocente possa morire per niente, l’unica sua colpa è probabilmente anche la sua unica sfortuna: quella di essere nata in quei quartieri e in quelle strade.
Gianni Criscione per ONDASANA