domenica 16 maggio 2010

INCHIESTA PARLAMENTARE SUL CONSORZIO UNICO DI BACINO PER LE PROVINCE DI NAPOLI E CASERTA


PARTE 2

Ma si dice spesso che il pesce puzzi dalla testa. Perciò andiamo a vedere un po’ come si forma la dirigenza di questo ente pubblico.

Viene eletto presidente il sindaco di Villa Literno, che nel frattempo viene destituito dalla carica di sindaco per il commissariamento del Comune, dovute ad infiltrazioni mafiose. Non si poteva effettuare scelta migliore. I poteri passano al vicepresidente e poi ad un altro sindaco che verrà sostituito poco dopo, perchè il suo Comune si distacca dal Consorzio.

A quel punto vi è la nomina di Antonio Scialdone, che, secondo il commissario prefettizio, è sia “nel merito che nella sostanza illegittima”. L’ex presidente, peraltro, lo ha nominato senza il parere del consiglio di amministrazione. Ma il consiglio di amministrazione non è mai stato nominato, nonostante lo prevedesse lo statuto, quindi l’ex presidente fa tutto autonomamente.

Antonio Scialdone però non è un dirigente, è solo un funzionario del consorzio. Lo statuto prevedeva che poteva essere scelto solo un dirigente. E di quelli certo non mancavano nel consorzio! Lo stesso Antonio Scialdone dichiara alla commissione parlamentare d’inchiesta un episodio emblematico. Due funzionari del consorzio si nominano vicendevolmente dirigenti!

La prima azione del direttore Antonio Scialdone é quella di scorporare le funzioni del consorzio: l’area organizzazione personale, l’area economica-finanziaria, l’area del coordinamento e altre. La cosa illegittima è che ad ogni dirigente e funzionario delle rispettive aree viene concesso un aumento dello stipendio di 1500 euro, con il relativo pagamento anche degli arretrati!

Aumenti vengono elargiti comunque a tutti i responsabili dei servizi di vigilanza, che vanno a seconda delle mansioni da 20 a 50 euro al giorno in più. Ogni singolo operaio quindi nell’arco di un mese riceve un aumento di stipendio di 400euro, giustificati per il lavoro troppo faticoso.

Ogni dipendente può anche richiedere integrazione allo stipendio per mansioni defaticanti, tanto che molti di loro arrivano a ricevere 5000 euro al mese! Queste richieste ovviamente vengono accettate con una velocità impressionate, quasi che ci fosse, come già detto, un accordo implicito nel Consorzio.

È da dire che i dipendenti non fanno parte dei normali sindacati nazionali, come cgil, cisl e uil, perché questi non acconsentirebbero a manovre poco chiare. Alcuni sindacati locali invece si inseriscono in queste vicende ed è proprio qui che si annidano infiltrazioni della criminalità organizzata. Non a caso un segretario di sindacato passa dal II al VII livello, con il relativo aumento dello stipendio, in un batter d’occhio. Il consorzio accetta la richiesta del segretario e gli conferisce immediatamente tutti gli arretrati, pari a 12500euro. «Questo è un metodo attualmente molto in uso all'interno del Consorzio», ribadisce il commissario prefettizio.Ad un certo punto la situazione si fa così surreale che non si sa se si deve piangere o ridere. Sentite questa. Il Consorzio ha una pletora di avvocati esterni di cui si avvale. Ebbene uno di questi, non è nemmeno un avvocato!Il commissario prefettizio dice testuali parole: « Mi è stato risposto che l'intenzione è stata quella di aiutare anche chi non è avvocato, che comunque ha diritto di lavorare».Un membro della commissione parlamentare (Alessandro Bratti) ironicamente gli risponde: «È un incentivo a proseguire gli studi per conseguire il titolo».Un altro scandalo palese è quello sul parco automezzi. Quelli noleggiati, che sono 40-50, costano al Consorzio 6-7 milioni di euro all’anno, circa 500.000euro ad automezzo ogni mese!


ONDA SANA

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